Normalmente le chiese parrocchiali sono aperte tutti i giorni, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 22.00
La Cattedrale di Otranto
La cattedrale otrantina venne dunque fondata ex novo intorno al 1080 con la precisa intenzione di imporre in terra greca il modello basilicale della Riforma; è probabile che una prima e più semplice redazione abbia previsto una basilica orientata a tre navate, con due file di arcate su pilastri, vasto transetto ad aula unica concluso da tre absidi, e che solo in un secondo momento – comunque entro la metà del XII secolo – si sia posta la necessità di un adeguamento a necessità e tempi nuovi. Questo avrebbe comportato la tripartizione del transetto mediante possenti arcate trasverse, e la sopraelevazione del corpo longitudinale comprensiva di sostituzione dei pilastri con colonne e capitelli marmorei, anche se a tutt’oggi – a livello di percezione – la chiesa conserva nelle proporzioni e nella spazialità l’impronta arcaica risalente al progetto originario.
Galatina
La Chiesa Madre (o Chiesa Matrice o Duomo)
MAGLIE
Duomo o chiesa della Collegiata.
E’ la principale chiesa della città e mantiene la denominazione alla greca di chiesa Grande.
Sorge sullo stesso luogo di due precedenti matrici, rispettivamente del XVI e XIV secolo. Sebbene i documenti disponibili non permettono di indicare né il progettista né gli anni di costruzione, tuttavia attraverso comparazioni stilistiche è possibile fissare la costruzione nella seconda metà del ‘700 ed attribuirne il progetto all’architetto Felice de Palma di Alessano.
Di un grazioso barocchetto, sviluppa piani di facciata in morbido chiaroscuro seguendo l’andamento della strada.
L’interno a croce latina presenta tre ampie navate voltate alla leccese ed impostate su solidi pilastri. Emergono per la loro qualità plastica i due altari delle testate del transetto ed il Maggiore, tutti scolpiti in pietra leccese da Emanuele Orfanoe dipinti a marmo (mano?!). Il Maggiore è sormontato dalla statua della Madonna della Misericordia ed ai capialtare da quelle degli apostoli Pietro e Paolo; nel presbiterioil coro ligneo a 80 stalli, opera tardo settecentesca.
Nel braccio destro del transetto la cappella del Sacramento, rivestita di marmi policromi, opera del mormorano napoletano Domenico d’Aloia. Sulle pareti laterali due ovali dipinti da Oronzo Tiso: la Madonna col Bambino e San Gaetano trienne in uno e San Francesco da Paola nell’altro. Sulle macchine degli altari del transetto tele del napoletano Pietro Bardellino e del ruffanese Saverio Lillo.
CASARANO
Chiesa Matrice Maria Santissima Annunziata
La chiesa fu costruita su volere esplicito del Vescovo Orazio Fortunato, dal 1699 al 1712 su un luogo di culto preesistente, di cui qualche traccia resta ancora all’esterno lungo il fianco destro.Nella facciata sulla sommità del portale si apre una nicchia con la statua di
S. Giovanni Elemosiniere, patrono della città, con accanto due statue di arcangeli. Nella parte superiore in un tondo sono riportate la data di ultimazione dei lavori e l’indicazione della provenienza dei contributi. La facciata si completa con due nicchie in cui sono poste le statue dei Santi Pietro e Paolo.L’interno a croce latina con copertura a stella, si articola con il presbiterio, con il transetto e con cinque cappelle laterali, tre sul lato destro della navata e due sul lato sinistro.
Sulla controfacciata è collocata la grande tela raffigurante la Fornace di Babilonia del pittore leccese Oronzo Tiso (sec. XVIII).
A sinistra dell’ingresso è collocato il Battistero.
Gallipoli
Duomo o chiesa della Collegiata.
Sorge sullo stesso luogo di due precedenti matrici, rispettivamente del XVI e XIV secolo. Sebbene i documenti disponibili non permettono di indicare né il progettista né gli anni di costruzione, tuttavia attraverso comparazioni stilistiche è possibile fissare la costruzione nella seconda metà del ‘700 ed attribuirne il progetto all’architetto Felice de Palma di Alessano.
Di un grazioso barocchetto, sviluppa piani di facciata in morbido chiaroscuro seguendo l’andamento della strada.
L’interno a croce latina presenta tre ampie navate voltate alla leccese ed impostate su solidi pilastri. Emergono per la loro qualità plastica i due altari delle testate del transetto ed il Maggiore, tutti scolpiti in pietra leccese da Emanuele Orfanoe dipinti a marmo (mano?!). Il Maggiore è sormontato dalla statua della Madonna della Misericordia ed ai capialtare da quelle degli apostoli Pietro e Paolo; nel presbiterioil coro ligneo a 80 stalli, opera tardo settecentesca.
Nel braccio destro del transetto la cappella del Sacramento, rivestita di marmi policromi, opera del mormorano napoletano Domenico d’Aloia. Sulle pareti laterali due ovali dipinti da Oronzo Tiso: la Madonna col Bambino e San Gaetano trienne in uno e San Francesco da Paola nell’altro. Sulle macchine degli altari del transetto tele del napoletano Pietro Bardellino e del ruffanese Saverio Lillo.
